Lo stile di Cannibal Letters è particolarmente riconoscibile. Lettere in tutte le direzioni che formano parole, frasi, messaggi. Fin qui nulla di nuovo. Tranne che tutto è compattato, dettagliato, incasinato e intrecciato. Quando si percorre una mostra collettiva non si può perdere il suo corner, attira sistematicamente lo sguardo che s’inabissa immediatamente nel suo labirinto tipografico.
I vinili che seguono non sono che un’infima parte delle possibilità dell’artista, le sue sfaccettature sono tanto numerose quanto quelle delle sue lettere. Sono molteplici, non facili da individuare tanto possono essere complesse, ma soprattutto è l’immaginazione che è messa a dura prova per vedere quel che non si distingue.
Ed è ancora più impressionante dal vivo.
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